Bambino Divino
Bambino divino
fra l‘ombra apparì;
fra grotte, di notte
più chiara del dì.
Maria la pia,
sul fieno posò
il Nato portato
che i cieli creò.
Nel gelo col velo
le membra coprì,
e il Figlio, qual giglio
tra spine, vagì.
Allora l‘adora
e il latte gli dà
d‘un seno che è pieno
d‘amore e pietà.
Già canta la santa
sua Madre così;
e il canto col pianto
degli occhi si unì.
O raro preclaro
divino mio Re,
fra stenti pungenti
nascesti, perchè?
Almeno tu, fieno,
che pungi il mio ben
con dure punture
impiaga il mio sen.
O vita gradita
di questo mio cor!
O prole, mio sole,
dolcissimo amor!