Popoff
Nella steppa sconfinata,
A quaranta sotto zero,
Se ne infischiano del gelo
I cosacchi dello Zar.
Col colbacco e gli stivali,
Camminando tutti in fila,
Con la neve a mezza gamba,
Vanno verso il fiume Don.
Ma Popoff
Sbuffa sbuffa e dopo un po'
Gli si affonda lo stivale
Nella neve e resta lì.
Ma Popoff
Del cosacco che cos'ha?
Ha il colbacco e gli stivali,
Ma non possono bastar.
La la la la, la la la la
La la la la, la la la…
La la la la, la la la la
La la la la, la la la…
I cosacchi lunghi e fieri,
Con i baffi volti in su,
Nella neve vanno alteri,
Ma Popoff non c'è più.
È rimasto senza fiato,
Sulla pancia accovacciato,
Che cosacco sfortunato
Questo povero Popoff.
Ma Popoff
Non si arrende e dopo un po'
Scivolando sulla pancia
Fila verso il fiume Don.
Hei Popoff,
Così proprio non si può,
Non cammina in questo modo
Un cosacco dello Zar.
La la la la, la la la la
La la la la, la la la…
La la la la, la la la la
La la la la, la la la…
I cosacchi sono stanchi,
Non si vede il fiume Don,
Con i baffi congelati
Più non vogliono marciar.
Nella steppa sconfinata
A quaranta sotto zero
Sono fermi in mezzo al gelo
I cosacchi dello Zar.
Ma Popoff
Così tondo che farà?
Rotolando nella neve
Fino al fiume arriverà.
Ma Popoff
Così tondo che farà?
Rotolando nella neve
Fino al fiume arriverà.
La la la la, la la la la
La la la la, la la la…
La la la la, la la la la