Il vampiro nel frigo
Da ieri, nel mio frigo
Ci abita un vampiro:
È un tipo molto ambiguo
Di nome Vladimiro
Alto, secco e bianchiccio
Con due occhi beffardi
Ispira raccapriccio
Appena lo guardi
Ha le orecchie a punta
Le unghie smozzicate
La chioma grassa ed unta
Le braccia tatuate
Mi fa scherzi terribili
Con le sue dita abili
Dispetti da bertuccia
Con quei denti a cannuccia
Io torno da scuola
E non c’è la coca cola
Mi giro e di botto
È sparito il chinotto
Appena vado in gita
paf…via la granita
eh no! mi son voltata
e ha preso anche l’orzata!
Infilo le ciabatte
e si beve il mio latte
Ha una sete insaziabile
quel mostro insopportabile
Mi svuota il figorifero
quell’essere pestifero
Ma se adesso si lamenta
basta col tè alla menta
Se ora soffia e rutta
basta succo di frutta
Se la pancia gli è esplosa
basta con la gazzosa
Mio caro Vladimiro
Con gli occhi da vampiro,
per guarire purtroppo
devi berti il mio sciroppo!
(Anna Lo Piano)