Meditazioni del nonno e balocchi del nipote
Vedendo il nipote giocare
dice il nonno, rattristato:
“Ah, potessi tornare
a essere così occupato!
Tornare al tempo in cui
facevo castelli così,
lasciando che restassero
a volte per il giorno dopo;
e tutta la mia tristezza
era, destandomi per vederlo,
vedere che la serva già aveva
riposto il mio castello”.
Ma il nipote non lo ode
perchè è preoccupato
per l’errore che c’era
al portone per il soldato.
E, mentre il nonno pensa, e, triste,
rimembra l’infanzia andata,
mai più una casa esiste
o un altro castello cade;
e il nipote, infine guardando
e vedendo il nonno piangere,
dice “È caduto, non importa:
lo rifaccio subito”
(FERNANDO PESSOA)